L'analisi di rischio è un importante strumento tecnico di supporto alle decisioni che consente di valutare i potenziali impatti derivati dalla produzione di percolato e di biogas, è pertanto una metodologia necessaria per valutare i cambiamenti derivati da modifiche nella gestione della discarica e conseguentemente può essere utile in fase autorizzativa.
Le Linee Guida APAT 2005 “Criteri metodologici per l'applicazione dell'analisi assoluta di rischio alle discariche” individuano le principali sorgenti emissive presenti in discarica:
- il biogas;
- il particolato.
Per ciascun contaminante è indispensabile analizzare le principali vie di trasporto e quantificarne il contributo per la corretta valutazione della qualità dell'aria e delle acque sia sotterranee che superficiali.
Per quanto concerne il biogas viene effettuato uno studio della dispersione del contaminante dalla discarica considerando differenti valori di input al modello matematico:
- emissioni di biogas provenienti dalla copertura della discarica;
- eventuali emissioni in atmosfera provenienti dall'impianto di combustione/recupero del biogas (analizzando eventuali documenti ufficiali autorizzativi quali AIA o relativi piani di monitoraggio periodici delle emissioni).
L'utilizzo della modellistica numerica permette di verificare l'influenza dei dati meteo-climatici sulla distribuzione spaziale e temporale degli inquinanti e dunque di individuare le aree potenzialmente più critiche per la ricaduta degli stessi. In base alle concentrazioni al suolo determinate attraverso l'utilizzo del codice di calcolo saranno successivamente individuate le Classi di Rischio che interessano i bersagli off-site collocati sul territorio.
Lo studio viene effettuato con le seguenti modalità:
- caratterizzazione meteoclimatica del sito;
- studio dell'orografia dell'area off-site interessata ai processi di dispersione del biogas;
- caratterizzazione delle emissioni in atmosfera;
- scelta del codice di calcolo;
- individuazione dei recettori discreti: bersagli off site;
- simulazione della dispersione in atmosfera del biogas in funzione della variazione stagionale e della variazione del flusso di biogas proveniente dalla copertura della discarica;
- confronto con i dati di qualità dell'aria.
La metodologia include indagini geochimiche che consistono nel campionamento e analisi, chimica e isotopica, del percolato nei vari punti della discarica e delle acque di falda intercettate dalla rete di monitoraggio dell'impianto e dai pozzi e piezometri presenti nelle aree circostanti. L'elaborazione dei dati raccolti permetterà di riconoscere l'eventuale presenza di contaminazioni delle falde imputabili a fughe di percolato dall'impianto.
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